Scoprite Sappada

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Tradizione & Ospitalità

Sappada (Plodn nel dialetto tedesco sappadino, Bladen in tedesco) è un’isola linguistica germanofona tra Austria, Veneto e Friuli Venezia Giulia a 1.250 metri di altitudine.

Si estende longitudinalmente per circa 5 km in una vallata dolomitica in provincia di Udine, vicino gli sorgenti del Piave.
Il paese e diviso in 15 borgate (heivilan), i cui nomi sono stati in parte italianizzati o viceversa ricondotti alla versione tedesca. La maggior parte delle attività commerciali si trova nel viale centrale che attraversa le borgate di Bach, Granvilla e Palù, la cosiddetta Sappada Centro.

Sappada è una rinomata meta turistica per la sua bellezza paesaggistica e le infrastrutture sportive, sia in estate che in inverno.
Gli ospiti possono anche conoscere la storia, le sue origini, la lingua (sappadino o plodarisch) che è stata tramandata solo dagli abitanti del posto per più di 1000 anni, i costumi, in particolare il carnevale (Vosenòcht) con la figura di Rollate.

Gli appassionati di cultura possono visitare il Museo Etnografico Giuseppe Fontana, la Casa museo della civiltà contadina e il Piccolo Museo della Grande Guerra. Degna di nota è la cultura della cucina, basata principalmente su prodotti locali.

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Le borgate di Sappada

Splendida la passeggiata fra le Borgate di Sappada Vecchia, parte dei »Borghi più Belli D’Italia«: un tuffo nella storia e nella tradizione della vallata, in ogni borgata alla scoperta di particolarità che la rendono unica.

Gli antichi mulini e segherie si trovavano proprio lungo il rio Mülbach, da cui il nome di quest’antica borgata. Una volta qui si trovavano varie attività sociali, come un asilo, un’osteria, un municipio,… tutte trasferitesi col tempo. In questa borgata è visibile l’unico esempio di una casa in legno a tre piani. Partendo da valle si estende una via Crucis dedicata al Calvario di Cristo, al termine della quale c’è la chiesetta della borgata. In zona sono da vedere il Piccolo Museo della Grande Guerra e una grande cascata.

Mutua il suo nome dal torrente Bach. Le più antiche costruzioni vennero distrutte da un incendio del 1908 e ricostruite secondo un progetto urbanistico a griglia. La piccola chiesa di Sant’Antonio da Padova è l’edificio più antico della borgata Bach e si caratterizza per uno splendido portale ad arco e stipiti in pietra. Il trasferimento, nel 1953, della sede del municipio in borgata Bach, ne confermò il ruolo di centro urbano e civile del paese.
E naturalmente c’è l’Hotel Bladen a borgata Bach, la vostra casa per un soggiorno da sogno.

Borgata Pill, il cui toponimo si riferisce al rilievo sul quale sorge, ovvero alla posizione sopraelevata, dominante le borgate occidentali della vallata, su un dosso sporgente dal versante prativo in guisa di collinetta (Pill), è limitata ad un piccolo agglomerato sito poco più a monte del tracciato della strada vecchia, tra le quote di m 1240 e 1263. Scarsamente interessata dallo sviluppo urbanistico novecentesco, tale borgata conserva ancora la propria identità di nucleo relativamente isolato dalle vicine Palù e Bach ed offre una entità architettoniche tradizionali (secoli XVIII e XIX). La famiglia originaria e, ovviamente, la famiglia Piller.

Il suo nome deriva dalla traduzione in italiano del termine tedesco Moos, che indica una zona paludosa. La grande presenza di argille dell’area è stata sfruttata nei secoli scorsi per la fabbricazione di mattoni. Si pensa che anticamente esistessero costruzioni molto più antiche delle attuale, spazzate via, purtroppo, da uno smottamento del monte Morpa.

In passato fu la più grande delle borgate di Sappada, fino al 1928, quando un incendio distrusse le caratteristiche abitazioni in legno da cui era formata. Si salvarono solo pochi manufatti, tra i quali la più cospicua entità architettonica abitativa antica in muratura di tutta Sappada, ovvero Casa Solero Ortar (1642).
Nella borgata Granvilla sorge la chiesa principale dedicata a Margherita Vergine e Martire, costruita sulle fondamenta di un’antica chiesa gotica. Sul campanile si leggono ancora le sovrapposizione dello stile rinascimentale prima e tirolese poi.

Borgata Lerpa prende il nome dall’idronimo Lerch Poch, ovvero Rio dei Larici, torrente che la attraversa scendendo dalle pendici meridionali del M. Ferro. È la più recente delle borgate di Sappada, essendosi sviluppata dal secondo decennio del ‘900 all’estremità occidentale del paese, dove sorgeva dal 1815 la cappella di San Giovanni Battista (dal 1954 S. Maria Ausiliatrice).

Cottern costituisce una tra le più esigue unità urbanistiche a borgata di Sappada. Essa sembra prolungare in qualche modo i vicini insediamenti di Mühlbach, mentre appare nettamente separata, ad Est, da Hoffe, da una fascia prativa che ne marca lo stacco. Una cappellina a nicchia, dedicata alla SS. Trinità e denominata Lexànd(e)rsmaindl, sorge accanto alla strada e testimonia, con il parziale interramento, il livello più basso della strada originaria.

Il nome è dovuto alle varie sorgenti d’acqua che nascono a monte della borgata e che una volta alimentavano le numerosi fonti della zona. Ancora oggi sono visibili tre caratteristiche fontane.
Borgata Fontana offre una delle più elevate densità di entità architettoniche nelle tipologie costruttive dell’architettura lignea della vallata di Sappada.

Borgata Kratten si presenta in forma di piccolo agglomerato di case, in buona posizione soleggiata, sui pendii sovrastanti la strada vecchia.
Annessa alla borgata, oltre alle splendide case in legno, anche una piccola chiesetta eretta nel 1920 in onore della Madonna di Lourdes.

Borgata Soravia, separata ad Occidente da borgata Kratten dall’alveo dell’omonimo rio, è situata al limite di una balza prativa che la sovrasta, sporgente dal versante settentrionale della vallata. Epoche diverse connotano gli stili degli edifici realizzati in una borgata che ospita un’antica chiesetta edificata nel 1891 e dedicata a San Giuseppe. La chiesa moderna, dedicata alla Regina della Pace, venne realizzata in seguito ad un voto che gli abitanti fecero durante il secondo conflitto mondiale.

Ecche, il cui toponimo fa capo ad un termine dialettale sappadino (ecke, ovvero cantone, o poggio) riferibile alla morfologia del terreno, è tra le borgate che conservano ancor oggi il maggiore stacco urbanistico dalle circostanti. Il suo nucleo storico si distribuisce, in posizione ottimamente soleggiata, su un dosso rilevato sul profilo del versante settentrionale della vallata, immediatamente a ridosso della vallecola scavata dal rio Puiche, alla quota media di m 1275, per cui segna, rispetto alle precedenti borgate, un sensibile innalzamento.

Puiche, oltre ad essere la più vistosamente isolata, è la più piccola borgata di Sappada (appena 16 abitanti – dati relativi al 2000) e appare pressoché speculare, quanto a posizione, a borgata Ecche, sul ciglio del versante opposto della vallecola del rio Puiche. Il toponimo della borgata e del torrente che la lambisce ricalca il termine che nel dialetto locale designa il faggio, con evidente riferimento alla vegetazione dei sovrastanti boschi.

Borgata Cretta si distribuisce longitudinalmente sul primo tratto di fondovalle della destra orografica del Piave, in posizione sottostante i terrazzamenti di Cima Sappada alla quota media di m 1252, a ridosso della balza delle pendici meridionali del Teston dei Larici, dove la strada vecchia coincide con la principale.
Di notevole rilievo, tra tutte le abitazioni, è casa Puicher s’Kóttlarsch, in posizione elevata, dominante la borgata, monofamiliare di fattura ottocentesca dalle caratteristiche pressoché inalterate, con incorporazione posteriore della stalla-fienile, oggetto in tempi recenti di un restauro filologico e adibita a Casa-Museo della Civiltà Contadina.

Cima Sappada rappresenta un’entità urbanistica storicamente percepita dalla comunità sappadina come particolarmente a sé stante, dotata di maggiore indipendenza rispetto ad ogni altra borgata. L’etimologia di Zepódn sembra alludere alla posizione al piano (zum pod(e)n) dell’insediamento, ed è probabilmente all’origine del toponimo italiano di Sappada.
Il nucleo storico si concentra all’estremità nordorientale dell’ampio terrazzamento alluvionale che, allo sbocco della Val Sesis, domina la vallata di Sappada, alla quota media di 1.297 m, e segna perciò un netto stacco altimetrico dalle altre borgate. Vi sono motivi per ritenere che in questa posizione abbia avuto luogo il primo insediamento della comunità colonizzatrice la conca di Sappada, per quanto ciò rimanga allo stato di mera ipotesi.

Escursioni

ricordi indelebili

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difficoltà: facile ∗ durata: salita 1:00-1:15 h (345 m di dislivello), discesa: 0:40 h ∗ lunghezza: 1,7 km partenza: Cima Sappada o stazione di partenza della seggiovia Monte Siera ∗ apertura: Luglio-Agosto, Dicembre-Marzo ∗ località: www.rifugiomonteferro.it Pian dei Larici, tel. 0435 / 469 122

Seguite il sentiero 319 che vi condurrá attraverso le tranquille  foreste secolari di abeti rossi fino alla pista da sci del Monte Siera. Continuate per la pista ed alla fine il rifugio vi apparirá maestoso di fronte a voi.
Il rifugio si trova nel piú bel punto panoramico sul margine settentrionale del Pian dei Larici, a fianco della stazione di arrivo della seggiovia.

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difficoltà: media ∗ durata: salita 2:30 h, discesa: 2:00 h ∗ lunghezza: 8 km ∗ partenza: Cima Sappada ∗ apertura: Giugno-Settembre ∗ località: www.rifugiocalvi.com Val di Sesis, Tel. 0435 469 232

Il rifugio Pier Fortunato Calvi si trova in una posizione panoramica mozzafiato, sul fianco del maestoso M.te Peralba, dove sgorgano le limpide acque sacre alla patria del fiume Piave.
L’asciando l’autovettura nell’ampio parcheggio di Cima Sappada, si prende la stradina asfaltata in direzione “Sorgenti del PIave”. Dopo circa 6 km, arrivati sull’altipiano delle sorgenti, troverete il bivio per il rifugio Calvi. Affrontando poi una semplice salita di circa un’ora lungo la comoda strada sterrata oppure percorrendo il sentiero attrezzato della Grande Guerra (gallerie, fortini, postazioni) raggiungerete lo splendido rifugio Calvi.

Sorgenti del Piave

difficoltà: facile ∗ durata: salita 2:20 h, discesa: 1:50 h ∗ lunghezza: 8 km ∗ partenza: Cima Sappada ∗ località: Rifugio Sorgenti del Piave, Val Sesis, Tel. 334 779 91 75

Partiti da Cima Sappada dopo un paio di km troverete la prima serie di tornanti che vi portano al Pian delle Bombarde, un bel tratto pianeggiante di circa 1 km. Inizia presso il Rif. Piani del Cristo e termina alla Baita Rododendro. Finito il Pian delle Bombarde si ricomincia a salire, tornanti e rampe si susseguono.
Ogni tanto, se alzate la testa, di fronte a voi avrete lo spettacolo del Peralba e del Chiadenis, la prima volta che li vedrete avrete fatto circa metà strada, quella più facile. Altro breve tratto di riposo si trova al Pian dei Pastori (Malga Ochsn Hutte), da qui in poi rampe e tornanti si susseguono incalzanti. Anche raggiungibili in automobile, in moto, in bici o con biciclette elettriche.

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difficoltà: facile ∗ durata: salita 1:00-1:15 h (345 m di dislivello), discesa 0:40 h ∗ lunghezza: 1,7 km ∗ partenza: Cima Sappada o stazione di partenza della seggiovia Monte Siera ∗ apertura: Luglio-Agosto, Dicembre-Marzo ∗ località: @montesierasappada  Pian dei Larici, tel. 0435 / 469 122

Seguite il sentiero 319 che vi condurrá attraverso le tranquille  foreste secolari di abeti rossi fino alla pista da sci del Monte Siera. Continuate per la pista ed alla fine il rifugio vi apparirá maestoso di fronte a voi. Il rifugio si trova nel piú bel punto panoramico sul margine settentrionale del Pian dei Larici, a fianco della stazione di arrivo della seggiovia.

Gite con 4 ruote

Essere guidati o guidare da soli – entrambi un’esperienza
Gite con autista

Il Pinzgauer, un storico fuoristrada, ha spazio per 8 persone più l’autista. E la cosa migliore è che abbiamo integrato anche un spazio per le persone in sedia a rotelle. Così tutti possono vivere la montagna!

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Siate voi stessi l’autista

L’Ami è un’esperienza leggendaria, combinata con un design iconico e una guida senza emissioni.

Visitare

L’offerta museale di Sappada mira a dare visibilità alla propria identità storico-linguistica e ambientale: i musei, collegati tra loro, coprono infatti aspetti diversi e complementari della realtà locale.

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Museo Etnografico

Giuseppe Fontana

Accessibile ai disabili

Indirizzo: Cima Sappada, 32047 Sappada – tel. +39 339 673 7769  → museo etnografico sappada

Il Museo etnografico “Giuseppe Fontana” a Sappada propone un itinerario completo dall’ambiente naturale all’identità della comunità che vi si è insediata ed integrata. Il visitatore è introdotto alla conoscenza della geologia, flora e fauna della conca di Sappada. Una sezione storica approfondisce le origini e la storia dei sappadini fino ai giorni nostri. Le interessanti testimonianze di vita mostrano, nelle collezioni etnografiche, come l’ambiente ne abbia forgiato le abitudini: il relativo isolamento di un tempo, le particolari condizioni climatiche, insieme alla peculiare identità della comunità quale isola linguistica germanofona, favorirono un sistema di vita frugale e pressoché autosufficiente, favorendo lo sviluppo della cosiddetta ‘cultura del legno’.

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Casa-Museo della civiltà contadina

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Indirizzo: Borgata Cretta, 32047 Sappada  → casa-museo-della-civiltà-contadina

Il complesso di casa Puicher s’Kottlars è un interessante esemplare di abitazione a modulo semplice con annessa stalla-fienile, riferibile al secondo quarto dell’Ottocento.
Qui i visitatori possono compiere un salto nel tempo e fare esperienza diretta dei luoghi, delle abitudini domestiche e dello stile di vita delle famiglie sappadine, a completamento della visita al Museo Etnografico.

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Piccolo Museo della Grande Guerra

Indirizzo: Borgata Mulbach, 32047 Sappada  → piccolo museo della grande guerra

Il Piccolo Museo della Grande Guerra nasce dalla volontà di onorare il territorio in cui nasce il Piave, fiume sacro alla Patria, e gli uomini che si fronteggiarono in questi luoghi, durante la Prima Guerra Mondiale. In uno spazio espositivo ricavato da una vecchia fucina ed ex macello comunale presso le Cascatelle del Mühlbach si trova una ricca e significativa raccolta di reperti e cimeli, appartenuti ai due schieramenti contrapposti durante il primo conflitto mondiale.

Pesca a mosca

Guida e corsi di pesca a mosca

Angelo Piller vi sostiene e vi porta in luoghi sconosciuti in cerca di avventura, armonia ed emozione. Affidarsi ad una guida locale significa poter godere dell’esperienza fatta in quei luoghi e poter raggiungere le proprie mete. In base alle condizioni vi porterà nei migliori spot, consigliandovi come interpretare il fiume.

Maggiori informazioni: www.flyfishdolomiti.com

Divertimento in bici

Alla scoperta degli scorci più belli

Direttamente dall’Hotel Bladen iniziano i percorsi più belli delle Dolomiti Carniche. Potrete rilassarvi pedalando lungo i prati in fiore o scendere dai rifugi nell’eccitante esperienza del Up & Downhill, esplorando i pendii più suggestivi delle nostre Dolomiti.

Che si tratti di mountain bike, bici da strada o e-bike … ce n’è per tutti i gusti! Saremo felici di consigliarvi nella selezione dei percorsi più adeguati ai vostri desideri.

Ricarica e-bike

Colonnina di ricarica per e-bike presso l’Hotel Bladen.

Deposito

L’Hotel Bladen dispone di un locale interno per il deposito sicuro per bici. Il locale é accessibili unicamente mediante badge e è continuamente monitorato 24h da due telecamere.

Noleggio

A tutti nostri ospiti offriamo la possibilità di noleggiare biciclette e e-bikes presso il nostro partner.